venerdì, febbraio 24, 2006

La piccola storia di Sally e Jon

Cappuccetto Sally era alle porte di una maestosa reggia. Bussò spontaneamente al portone. Dietro di esso, in veste da maggiordomo, si celava il lupo cattivo, che con voce elettorale, le chiese chi fosse. Sally rispose che era una bimba che aveva camminato tanto e che voleva solo riposarsi un po’ in un comodo letto e bere un sorso di caffè caldo, fatto con amore, per poi ripartire.
Il lupo fece per aprirle la porta con toni e modi melensi. Quella melassa brillò agli occhi della bimba come gentilezza, mai nulla era stato più falso, qualcuno avrebbe detto, ma non era del tutto così.
Jon si alzò di scatto per avventarsi verso la belva, prima che compisse il suo disegno, ma venne rimbalzato indietro, quasi vi fosse uno schermo lievemente elastico. Il lupo gli rise in faccia, mentre Sally stava per entrare quando… lui, incrociando il suo sguardo, le allungò la mano. La strinse forte, non le disse nulla e… Sally si ritrovò a riposare in un comodo letto, stile ottocento, tra le braccia di Jon che le accarezzava, in silenzio, i capelli. Lei si voltò, gli sorrise e, dicendo: “Sai cosa mi è successo oggi?”, cominciò a raccontargli tante bellissime storie, storie che ogni bimbo vorrebbe sentire. E Jon era un bimbo.
Hans era stanco, ma rilesse più volte ciò che aveva scritto, con vigore e voracità, e lo firmò.
Finalmente poteva riposare. Chiuse il manoscritto nel suo cassetto fidato, spense il lume sulla scrivania e si diresse verso la camera da letto, non sapendo che Sally e Jon ridevano alle sue spalle, proprio come due bambini. Era lui l’arcimago che li aveva fatti incontrare, ma ora erano liberi, oltre a essere qualcosa, erano qualcuno, e potevano vivere la loro vita, almeno così pensavano. Infatti Hans si addormentò sorridendo, pensando alla loro ingenuità e al chiarore del loro destino, si disse “Le fiabe esistono ancora…”, ma questa è un’altra storia. (Fine)

9 commenti:

Ramskilo ha detto...

qual è la voce "elettorale"? per farsi eleggere si possono usare più toni e voci diversi....

Marco ha detto...

Qual è la voce arrabbiata, o quella dolce?
Ci sono toni e voci diverse per essere arrabiati o per essere dolci...

Marco ha detto...

...Ci sono anche migliaia di modi per firmare, per chiudere un cassetto, per aprire una porta...
Ps
Chiedo venia per l'"arrabiati" di sopra

Ramskilo ha detto...

mah gli esempi che hai fatto non mi sembrano molto calzanti...la voce arrabbiata si riconosce, la voce dolce idem, la voce elettorale può essere sia dolce sia arrabbiata! potevi dire "voce impostata" per esempio.... hihi!

Anonimo ha detto...

Bellissima...complimenti....

Marco ha detto...

... forse la "voce elettorale" ha più sfumature, e forse non tutti noi la sappiamo riconoscere, perché non ci risulta così immediato, come per quella dolce o quella arrabbiata. Comunque quella voce non può essere solo "impostata", per la semplice constatazione che, l'obiettivo di "farsi scegliere" porta le persone ad assumere un certo tono (di voce e non) e un certo atteggiamento verso gli altri e alla fine si tratta di propaganda, non di impostazione. Alla fine un buon modo per capire cos'è una "voce elettorale" e soprattutto in quel contesto è cercare di immaginarsi la scena e di cogliere cosa quell'espressione mirata intendeva esprimere.

Ramskilo ha detto...

immaginare.... perchè devo sforzarmi a immaginare se c'è la televisione che fa già tutto il lavoro per me? fai un cortometraggio della tua storia, paga qualcuno perchè te lo metta in onda e poi potrò darti qualche considerazione! :)

Marco ha detto...

Hai ragione! Ed è appunto perché c'è la televisione (e il cinema) che la gente scrive ancora... per coltivare l'immaginazione che è una delle nostre facoltà più importanti e misteriose, in grado di portarci, veramente, al cospetto di noi stessi

Marco ha detto...

Preso dalla discussione terminologica, ho dimenticato di ringraziare Lacora: grazie!