martedì, giugno 26, 2007

R.i.p.

Chris Benoit e famiglia.
Ps
sinceramente, per certe cose, non trovo una spiegazione, ma riesco solo a intuire l'estrema disperazione.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

In barba alla stupida finzione del wrestling, qualcosa di drammaticamente reale: sarà un business pure questo, se sfruteto come si deve.

Anonimo ha detto...

estrema disperazione?! 4 anni fa era stato denunciato x maltrattamenti dalla moglie. Ha strangolato venerdì la moglie, il sabato ha soffocato il figlio di 7 anni e lui si è impiccato il lunedì....più che giustificarlo sarebbe meglio chiamarlo con il suo nome: vigliacco omicida...
K.

Marco ha detto...

Ma io infatti non giustifico nessuno. Penso che per compiere certi gesti si debba veramente arrivare a un livello tale di disperazione e di vuoto interiore, molto difficile da descrivere e da cogliere. D'altra parte non sono nemmeno qui a giudicare chi ha fatto cosa e come, fortunatamente la cosa non mi compete. Certamente anche questa morte è un business, ma d'altronde la cosa non mi chocca. I telegiornali, i giornali, i discorsi al bar ecc. sono quotidianamente il business della morte e del fallimento. Perché non dovrebbe esserlo anche questa?

Zion ha detto...

oltre al vuoto interiore, ci deve essere un certo vuoto neurale...cmq capisco che sia uno shock per chi segue il wrestling. A me sconvolge di più che certe persone decidano per la vita altrui (ha ammazzato moglie e come se non bastasse, anche il figlio: chi credeva di essere? come si permette di togliere la vita altrui?). Sarò cinica e anche egoista, ma sinceramente se proprio proprio vuoi ammazzarti almeno fallo senza creare ulteriore danno. Ha distrutto la sua famiglia. Neanche un animale selvatico fa cose del genere.

Zion

Marco ha detto...

Ma infatti il fatto che tu arrivi ad uccidere qualcuno, per esasperazione, perché non credo sia per denaro o per scopi mafiosi-criminali, è segno di una profonda frattura interiore, e di un fallimento della nostra società. Il fatto che ti divenga insopportabile e intollerabile l'esistenza altrui e la propria è qualcosa di assolutamente sconvolgente, ma che liquidare, al giorno d'oggi, con il termine pazzia, credo sia un po' troppo facile. O perlomeno farebbe il mondo pieno di pazzi, a partire da chi decide le guerre a chi le combatte... e non sono solo gli americani, visto che il mondo è pieno di guerre, dovunque. C'è un'incapacità di gestire i conflitti interiori ed esteriori che è qualcosa di sconcertante e su cui si riflette troppo poco. Stigmatizzare certi comportamenti come assolutamente devianti, rischia di farcene perdere il senso e farci capire che i sentimenti distruttivi sono parte della nostra realtà quotidiana e dobbiamo capire come fronteggiarli singolarmente e socialmente. Un caso molto significativo, di qualche periodo fa, è stato, mi pare un caso di omicidio-suicidio, dove il marito ha ucciso la moglie anziano perché era stanco di vederla soffrire e poi si è tolto la vita lui. Per fare un gesto del genere, "buono" nelle intenzioni, ci deve essere una davvero una tale solitudine e desolazione, di cui nessuno, la società compresa, sa farsi carico.
Ps
Gli animali selvatici non sterminano le famiglie, ma le mantidi religiose i partner dopo l'accoppiamento... occhio agli insetti!