sabato, dicembre 02, 2006
Le solite inferenze
"Nulla vale più di una persona, tu sei una una persona, quindi nulla vale di più di te". Che sillogismo ragazzi! (come direbbe l'Altafini di Crozza!) L'ho sentito un paio di volte almeno, nella mia vita, e devo ammettere che è uno di quei sillogismi che ormai mi fanno tremare i polsi. Non è assolutamente il trionfo della filantropia che si crede, nemmeno una professione di rispetto, anzi. Il fatto che si debba sventolare così che le persone abbiano un valore e meritino un rispetto è segno che, chi lo fa, di rispetto verso se stesso e gli altri ne ha ben poco e, soprattutto, ci crede poco!... Penso, in fondo, voglia essere un ragionamento cortese e credo proprio che la cortesia sia di casa in chi non ha morale. Diffidate gente, diffidate! Non sono le solite inferenze!
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4 commenti:
Sillogismo davvero agghiacciante, concordo. Ma poi la filantropia mi fa più paura della cortesia. Che termine desueto, però, "cortese"; non riesco a astrarlo dalla sua valenza letteraria. Se l'hai usato come sinonimo di gentile devo dissentire: secondo me la gentilezza è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per essere personcine perbene.
E' vero, il termine cortese può sembrare desueto, e credo sia facilmente assimilabile a gentile. Comunque ha una semantica tutta sua. Si dice spesso: "L'ha fatto per cortesia", come, molto più illuminante, "Non l'ha fatto per non sembrar scortese". La cortesia ha più a che fare con l'etichetta, che con l'etica. Che poi i modi gentili facciano parte dell'essere personcine perbene, credo sia un'altro discorso, seppur, probabilmente, vero.
Rispetto per se stessi prima di ogni altra cosa.Prova a vedere sempre le cose così:Io HO RAGIONE!Gli altri hanno torto!la vita ti sorriderà...gli altri un pò meno...HIHIHI!!AHAHA!!(Scherzavo eehh!!)
Grande!!!
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