lunedì, settembre 25, 2006

I miti dell'infanzia

Apro questa sessione per chi volesse riportare un suo mito dell'infanzia... o un suo sogno di quando era bambino.
Il tutto mi è stato ispirato da Paulin: "Un mio mito dell'infanzia era la pubblicità della Chicco. Quella del bimbo che partiva con un fagottino sulle spalle. Anch'io volevo partire... ma non sapevo dove andare!..."

8 commenti:

tobiko ha detto...

un mito della mia infanzia la nonna che mi faceva la minestrina con le stelline e il formaggino sciolto quando avevo la febbre :-)

Marco ha detto...

Io di minestrine di mia nonna mi ricordo solo quelle che faceva a mio fratello e il formaggino c'era sempre, febbre o non. Però una cosa che mi è rimasta impressa era quando mi leggeva le storie o i fumetti. Non avendo molta voglia di leggerle, le inventava e io, quando andavo a casa, e sentivo dai miei leggere una storia diversa, protestavo decisamente perché nonna non la leggeva così...

Ester. Donna, mamma e molto altro ha detto...

un mito dell'infanzia... non lo so, però davo per scontato che tutti da grandi saremmo diventati famosi!

Marco ha detto...

Anch'io facevo questo tipo di pensieri... su di me e anche sugli altri. Ho sognato di diventare calciatore, tennista, cantante e quant'altro. Sono pensieri ormai lontani, ma conservano il loro valore e la loro tenerezza.

Anonimo ha detto...

Un mio mito dell' infanzia è stato Ambrogio Fogar ... e credo che lo sia stato davvero per molta gente , dimostrando soprattutto nella cattivasorte la forza e l'umanità che gli hanno permesso di compiere tutte le sue imprese . Un grande .

Ramskilo ha detto...

http://it.wikipedia.org/wiki/Ambrogio_Fogar

lanessie ha detto...

mio nonno che mi legge i Tre moschettieri, mia nonna che mi fa la pastina con l'olio, pane burro e zucchero, i Lego con gli alberi e gli omini con il cappellino da operaio, il profumo della mensa scolastica, Piccole Donne, i film di pasqua della Disney, il viaggio in R4 tra la Yugoslavia e l'ungheria con i miei, tutti rigorosamente senza cintura.

Marco ha detto...

Un contributo notevole il tuo, grazie!... Tra cui spicca, stando ai mie gusti, la chicca del viaggio im R4, "tutti rigorosamente senza cinture"... Grande!!!