Ci terrei a fare un’osservazione sul dibattito televisivo Prodi-Berlusconi. Dopo lo “scontro” ho sentito un discreto numero di commenti di opinionisti e giornalisti di diverso schieramento, che mettevano in luce la valanga di numeri portati dal nostro Premier. Nessuno di questi nella sua analisi, però, ha messo in luce un elemento tanto banale, quanto determinante.
La mossa di portare tanti numeri a proprio favore non è altro che il tentativo, disperato – capirete poi perché, di dare una patina di oggettività e di indiscutibilità a ciò che viene detto.
In fondo si pensa sempre che i numeri siano numeri e che i dati siano dati e che non ci sia nulla da dire. Quindi chi porta certi numeri a suo favore può solo essere accusato di averli falsificati, se ci sembra che le cose non funzioni, nonostante ciò che ci viene detto. Ma, a ben vedere, la realtà è un’altra. I numeri, così come i dati, e questo viene troppe volte dimenticato, non sono nulla, se non in un contesto che ci offra la chiave corretta per interpretarli.
I meri dati sventolati così, sradicati da un quadro teorico più ampio, non ci dicono nulla sulla realtà, ma sono mere armi retoriche per difendere una posizione spesso pericolante.
Perciò volevo consigliare di fare sempre molta attenzione ai signori che impugnano i numeri, o i dati, come clave. Più che un segno di forza, è sovente un manifesto segno di debolezza della propria posizione.
La mossa di portare tanti numeri a proprio favore non è altro che il tentativo, disperato – capirete poi perché, di dare una patina di oggettività e di indiscutibilità a ciò che viene detto.
In fondo si pensa sempre che i numeri siano numeri e che i dati siano dati e che non ci sia nulla da dire. Quindi chi porta certi numeri a suo favore può solo essere accusato di averli falsificati, se ci sembra che le cose non funzioni, nonostante ciò che ci viene detto. Ma, a ben vedere, la realtà è un’altra. I numeri, così come i dati, e questo viene troppe volte dimenticato, non sono nulla, se non in un contesto che ci offra la chiave corretta per interpretarli.
I meri dati sventolati così, sradicati da un quadro teorico più ampio, non ci dicono nulla sulla realtà, ma sono mere armi retoriche per difendere una posizione spesso pericolante.
Perciò volevo consigliare di fare sempre molta attenzione ai signori che impugnano i numeri, o i dati, come clave. Più che un segno di forza, è sovente un manifesto segno di debolezza della propria posizione.
5 commenti:
Questa volta ho cercato di guardare il confronto tra i due leaders.... Che dire.... BB non ce la fa, non ce la fa... non ha altri argomenti che prendere in giro gli avversari, e sempre con le solite battute... e luxuria, e ber**not*i, e i comu***ti mangiabambini... vabè forse su questo almeno per stavolta è riuscito a sorvolare, data la cronaca.... Non risponde alle domande, dice quello che vuole... e va bene. che ne dici di farti uno stato tuo come ti piace? Lontano da qua però. Comunque il confronto è vinto di nuovo da PP... Tutto un'altro stile, tutta un'altra serietà... Non che mi piaccia da impazzire, ma al confronto....
Stavolta, però, Silvius è stato più guerrafondaio e filibustiere, almeno hanno fatto ridere un po'. Che il Romano sia più serio, beh, questo penso sia palese - per chi pensa il contrario ci sono in giro ottimi specialisti. Il romagnolo verace ha solo la piccola pecca di essere poco televisivo per i tempi che corrono. Comunque, per fortuna, non si governa in tivù, o, almeno, non lo si può fare sempre.
sarei contentissimo di essere governato da una persona seria che fa schifo in tivù. Almeno se gli si dà ragione non sarà perchè ti intorta con le parole. oltretutto l'altro ci considera coglioni e lo dice alle conferenze. il coglione sei tu, silvio. con tutto il cuore. Molti avevano già capito che hai questa opinione degli italiani, ma sentirselo dire....
Perchè gli sta tanto a cuore l'interesse degli italiani se è palese che ha curato solo il suo per cinque anni battendosene di quello degli altri?
ah! hai ragione! ha fatto proprio ridere BerCoglione
Lui ha dato l'esempio: io mi curo del mio interesse e chi mi ama, mi segua (sai... lui ha profonde motivazioni religiose!).
Posta un commento