mercoledì, marzo 29, 2006

Accettare e essere accettati

Ultimamente mi sono trovato a riflettere su cosa significhi “accettare gli altri” ed “essere accettati dagli altri”. Vorrei sapere cosa ne pensate voi. Cosa significano per voi queste espressioni. Se vi piacciono o le cambiereste. Qual è la qualità dei vostri rapporti interpersonali. Se vi soddisfano o meno. Cosa desiderereste e cosa vorreste migliorare… Sarebbe interessante anche il racconto di qualche esperienza personale in particolare, incluso il relativo – e eventuale – sfogo, così da poter parlare di un argomento che riguarda tutti – ma su cui ci si confronta sempre troppo poco!, dacché viviamo in una società e con gli altri abbiamo a che fare tutti i giorni.

2 commenti:

Ramskilo ha detto...

accettare è mettersi nei panni dell'altro. é la paura di essere nelle sue condizioni. anche se accettare sembra una cosa buona e lodevole, può essere vista anche come un'estrema ipocrisia, una paura di essere al posto di.

Marco ha detto...

Io non lo intendo in maniera così "negativa" il termine "accettare". E' un qualcosa che implica uno sforzo, perché richiede la disponibilità di mettersi in gioco e di sentire le ragioni dell'altro alla pari delle proprie